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La Lattoferrina, oro per le nostre cellule! Una glicoproteina dalle molteplici proprietà

sistema immunitario Dec 23, 2020

Cos’è la lattoferrina e perché è così importante?

La Lattoferrina è una glicoproteina ad azione antimicrobica in grado di trasportare il ferro nel torrente circolatorio. La lattoferrina è presente in tutti i fluidi corporei, in particolare nel latte materno, saliva, lacrime.

Così come lo ricorda il nome è presente in maggiori concentrazioni nel latte umano che in quello vaccino, soprattutto nel colostroil latte materno prodotto nei primissimi giorni dopo il parto. Con il passare dei giorni la quantità di lattoferrina si riduce, parallelamente allo sviluppo delle difese immunitarie.

La lattoferrina è presente anche in varie secrezioni mucose, come lacrime e saliva. È nota per le sue innumerevoli proprietà, da quelle antimicrobiche, dovute alla sua capacità di legare il ferro, sottraendolo al metabolismo di alcune specie batteriche che dipendono proprio da esso per moltiplicarsi (come l’Escherichia coli), alle proprietà antinfiammatorie utili in caso di infezioni.

Ma svolge anche attività immunomodulatoria e migliora l’assorbimento del ferro nell’intestino, trasportandolo alle cellule.

La lattoferrina migliora il sistema immunitario dei bambini allattati al seno e favorisce lo sviluppo del sistema gastrointestinale proteggendoli da eventuali infezioni batteriche. È considerata un ottimo antiossidante che aiuta la prevenzione dei radicali liberi e svolge anche azione antivirale; in quanto in grado di legarsi ai glicosaminoglicani delle membrane cellulari.

Così facendo, la lattoferrina impedisce ai virus di entrare nella cellula, spegnendo l’infezione nella prima fase. Stando ai risultati di diversi studi, è efficace contro diversi tipi di virus, per esempio l’Herpes simplex e il citomegalovirus ma anche contro le comuni infezioni virali come il raffreddore e l’influenza.

Perché è importante conosce i livelli di lattoferrina nel nostro organismo?

In diagnostica, le concentrazioni di lattoferrina nelle feci possono essere valutate per ricercare la presenza di malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Queste patologie, infatti, si accompagnano tipicamente a un aumento della lattoferrina fecale.

Un elevato dosaggio di lattoferrina potrebbe indicare un processo infiammatorio e/o infettivo in atto; al contrario un dosaggio basso potrebbe indicare una bassa risposta del sistema immunitario. Da questo ne deriva l’importanza di conoscere i suoi livelli all’interno del nostro organismo.

Il livello di lattoferrina nel nostro organismo:
– Se espresso a livelli molto alti può essere un indice di infiammazione in corso
– Se espresso a livelli bassi signfica che l’organismo può essere esposto a infezioni batteriche e/o virali

L’utilizzo della lattoferrina durante terapie a base di antibiotici

Soprattutto durante terapie a base di antibiotici, l’impiego di lattoferrina come integratore si è rivelato particolarmente efficace per proteggere le mucose intestinali promuovendo la crescita di ceppi batterici intestinali benefici (Bifidibacterium e Lactobacillus) che sono microrganismi il cui metabolismo è strettamente collegato alla biodisponibilità di Ferro.

Le proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche ed antiossidanti della lattoferrina 

Gli integratori a base di lattoferrina contengono solitamente anche FOS (fruttooligosaccaridi) e prebiotici, che si attivano reciprocamente realizzando una potente sinergia funzionale.

Tali integratori vengono consigliati per la loro attività antinfiammatoria, antimicrobica, antiossidante ed immunomodulante. In particolare, la resistenza della lattoferrina all’azione proteolitica degli enzimi gastrici, le permette di raggiungere l’intestino senza venire modificata.

In ambito immunostimolante incentiva la produzione di linfociti T, modulando anche l’attività delle citochinine infiammatorie agendo quindi in sinergia su diversi fronti.

La sua elevata capacità di legare gli ioni ferro interessa numerosi processi metabolici, tra cui le reazioni di ossido-riduzione, andando ad esplicare potere antiossidante nei confronti di vari composti.

Quando è importante utilizzare un integratore di lattofferina?

L’integrazione della lattoferrina può essere di aiuto nei seguenti casi:

  • In caso di Linfopenia (abbassamento drastico dei globuli bianchi)
  • In soggetti particolarmente suscettibili ad infezioni batteriche e/o virali ricorrenti

La Lattoferrina può essere assunta da tutti con un dosaggio che va dai 100 ai 200 mg/giorno.
La forma migliore per assumere la Lattoferrina è quella “protetta” dall’acidità gastrica, come ad esempio la forma liposomiale che viene assorbita in modo ottimale nell’intestino tenue.

La Lattoferrina come integratore non ha particolari controindicazioni (questa proteina viene prodotta già in epoca fetale a partire dal 2°/4° mese di gravidanza per proteggere il feto) e si può assumere in forma preventiva e di rafforzamento del sistema immunitario per un periodo anche prolungato di due o tre mesi.

Il dosaggio salivare delle citochine per controllare lo stato del sistema immunitario

Il livello di concentrazione nella saliva di una determinata citochina consente di determinare, in caso di infiammazione, il trattamento più efficace per migliorare lo stato di salute dell’individuo.

Lo scopo del test, che può essere effettuato con un metodo non invasivo, è quello di conoscere i meccanismi molecolari alla base dei processi infiammatori e di avere una più precisa indicazione sul tipo e sulla durata del trattamento da effettuare.

I valori ottimali di alcune citochine sono di estrema importanza nella giusta risposta immunitaria in caso di infezione da virus.

Dal momento che la corretta risposta immunitaria verso un agente patogeno è determinata principalmente dallo stato di salute dell’individuo, è chiaro che il controllo periodico dello stato infiammatorio risulta determinante nella corretta risposta immunitaria.

Dott.ssa Giulia Temponi
Biologo nutrizionista

Riferimenti: Lattoferrina, Virus, Stato infiammatorio
Redattore: Dott.ssa Giulia Temponi

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