L’impatto dell’ attività fisica sul microbiota intestinale, perché fare sport ci fa stare meglio
Dec 23, 2020![](https://kajabi-storefronts-production.kajabi-cdn.com/kajabi-storefronts-production/blogs/32178/images/0a40J5SwSFeUTNlHrLRi_couple-jogging-and-running-outdoors-in-park-near-the-water-young-bearded-man-and-woman-exercising-together-in-morning.jpg)
Fare attività fisica modifica il nostro microbiota intestinale (e ci fa stare meglio!)
Una regolare attività fisica offre molti benefici per la salute, proteggendo dallo sviluppo di malattie croniche e migliorando la qualità della vita.
Alcuni dei meccanismi con cui l’attività fisica garantisce questi effetti sono la promozione di uno stato anti-infiammatorio, il rafforzamento della funzione neuromuscolare e l’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi- surrene (HPA).
Recentemente, è stato proposto che l’esercizio fisico è in grado di modificare il microbiota intestinale, e quindi questo potrebbe essere un altro fattore con cui l’esercizio promuove il benessere, giacché il microbiota intestinale sembra essere strettamente correlato alla salute e alla malattia.
Fare esercizio fisico aumenta le difese immunitarie e aiuta a prevenire malattie
Nonostante la grande variazione interindividuale nella composizione microbica del tratto gastro intestinale (GIT), la sua riduzione o alterazione è associata a effetti negativi sulla salute. D’altra parte, un aumento della diversità della popolazione intestinale migliora le funzioni metaboliche e immunologiche.
L’esercizio fisico eseguito alle dosi raccomandate dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si traduce in un miglioramento della forma fisica, migliorando la qualità della vita (15). L’esercizio è inteso come uno strumento utile per prevenire le malattie e migliorare la prognosi. Le malattie in cui l’esercizio favorisce un effetto benefico includono il cancro alla prostata e alle ovaie, le malattie cardiovascolari, il diabete e disturbi legati allo stress come ansia e depressione.
È interessante notare che l’esercizio fisico può determinare i cambiamenti nella composizione microbica intestinale giocando un ruolo positivo nell’omeostasi e nella regolazione dell’energia. L’esercizio a bassa intensità può influenzare il GIT riducendo il tempo di evacuazione transitoria e quindi il tempo di contatto tra gli agenti patogeni e lo strato di muco gastrointestinale. Di conseguenza, sembra che l’esercizio abbia effetti protettivi, riducendo il rischio di cancro al colon, diverticolosi e malattie infiammatorie intestinali.
Inoltre, anche in presenza di una dieta ricca di grassi, l’esercizio fisico può ridurre l’infiltrato infiammatorio e proteggere la morfologia e l’integrità dell’intestino.
Dott. Emiliano Caputo
Biologo Nutrizionista – RT Specialist
Riferimenti: Microbiota, Intestino, Sport e benessere
Redattore: Dott. Emiliano Caputo
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